MEXID Estensimetro multibase miniaturizzato

Codici di riferimento: D2MX, D221BM

Gli estensimetri miniaturizzati MEXID vengono utilizzati per monitorare i movimenti relativi di punti di misura profondi in terreni e rocce rispetto alla testa dello strumento.

Rispetto ad un comune estensimetro multibase, il MEXID è caratterizzato da un diametro utile perforazione di soli 50mm (75mm solo per il primo metro) ed un ingombro fuori-foro trascurabile.

L’estensimetro MEXID arriva in cantiere completamente preassemblato (testa di riferimento, ancoraggi profondi, aste di misura in fibra di vetro, trasduttori di spostamento e cavo elettrico di segnale), amplificandone la semplicità ed i costi di installazione, grazie anche al diametro di perforazione sensibilmente ridotto.

Per maggiori informazioni, scaricare la scheda tecnica.

Il principio di funzionamento dei potenziometri è basato sulla variazione di resistenza in un circuito elettrico, determinata dallo spostamento dell’oggetto di cui si vuole determinare la posizione. Costruttivamente si tratta di un dispositivo in cui un cursore mobile è libero di scorrere su di un resistore fisso a film conduttivo. La posizione del cursore mobile è identificabile con la tensione di uscita e risulta essere una frazione di quella di alimentazione. La tensione di uscita è quindi proporzionale alla tensione di alimentazione e alla posizione del cursore mobile, cioè della grandezza da misurare.
Gli strumenti SISGEO che utilizzano questa tecnologia hanno generalmente un segnale in uscita di 4-20mA poiché il segnale elettrico (Ampere) è più adatto per la trasmissione a lunga distanza rispetto al segnale di tensione (Volt).

Il trasduttore a corda vibrante è essenzialmente composto da un filo tensionato alle due estremità, libero di vibrare alla sua frequenza naturale. La frequenza di vibrazione varia secondo la tensione del filo, cioè a seconda dei piccoli movimenti relativi tra le due estremità.
I trasduttori a corda vibrante hanno come segnale in uscita la frequenza di oscillazione delle corda, perciò è necessario utilizzare centraline e datalogger in grado di sollecitare la corda e leggerne la frequenza di oscillazione.
I trasduttori a corda vibrante SISGEO utilizzano il metodo “pluck and read” non quello “auto risonante”. Questo significa che quando la centralina/datalogger sollecita il filo, si crea un’attrazione magnetica e il filo inizia a vibrare. La vibrazione causa una tensione alternata della stessa frequenza di quella naturale del filo. Il segnale di tensione è trasmesso e letto dalla centralina/datalogger.
I trasduttori a corda vibrante sono storicamente riconosciuti come adatti ad applicazioni a lungo termine perché dotati di grande stabilità nel tempo.

Centraline di misura compatibili

Scheda tecnica

Manuale

Modbus

Elaborazione dati

Faq

Scheda tecnica

Manuale

Modbus

Elaborazione dati

Faq

Prodotti
Correlati

Progetti
Correlati